Una guerra invisibile è combattuta nei cieli; la posta in gioco è alta: la libertà dell’uomo. Quotidianamente due eserciti impercettibili si affrontano: i pessimisti li chiamano «Diavoli», gli ottimisti «Angeli»; una scelta fatta in base al proprio tornaconto religioso. La vicenda è molto antica: a Babilonia gli apkallu sono i sette sapienti, semidei creati dal dio liquido Ea per incivilire il genere umano, al quale donano le principali arti e il codice etico. Il pensiero ebraico s’impadronirà del tema, ricodificandolo seguendo un paradigma negativo, capovolgendo il piano morale. È l’origine degli Angeli decaduti, i Vigilanti che si uniscono alle donne insegnando loro incantesimi, magie, e le virtù medicali delle erbe; in seguito, le donne partoriranno la stirpe cannibale dei Giganti. Ritroveremo gli angeli Vigilanti, in fattezze ancor più diaboliche, nelle tradizioni gnostiche: sono gli Arconti, i veri responsabili del sonno in cui è immerso l’uomo, si nutrono delle sue paure e delle sue passioni e rendono reale il nulla dove ogni giorno egli vive. Le più antiche tradizioni scandinave narrano di due divinità rivali, gli Asi e i Vani, in lotta per il possesso di una bevanda salutare, l’idromele; così in India troviamo gli Asura e i Deva guerreggiare per il soma, come in Iran gli Ahura e i Daēva per l’haoma. Una storia che si ripete; ma il momento cruciale non è lo scontro tra identità diverse, bensì il riconoscere l’identità dei due schieramenti in competizione. Dall’ignorare questa realtà discende la Babele odierna. Il dualismo Angeli vs. Diavoli è un tipico prodotto del condizionamento mentale: la gente sa individuare una pluralità di anomalie nella società, ma non riesce a riconoscerle in se stessa.
Intervista con la strega. Viaggio nella magia contemporanea insieme a Cristina Tarika Di Maggio
€12.00 Iva inclusaISBN 9791255440406, prima edizione giugno 2024, pagg. 68, CONTENUTI MULTIMEDIALI
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