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About The Event
Visioni divine. Sogno ed estasi nel Mediterraneo antico è un appuntamento online in compagnia di Luigi Lafasciano, dottore di ricerca presso l’École pratique des Hautes Études, in co-tutela con l’Università degli Studi di Salerno.
Visioni divine. Sogno ed estasi nel Mediterraneo antico tratterà del sogno terapeutico nell’antichità. Freud, maestro del sospetto, ha inaugurato il pensiero del Novecento abituandoci a pensare al nostro inconscio come un lago scuro da cui è bene rimanere distanti. Il sogno, nella tecnica psicanalitica da lui elaborata, è diventato il grimaldello per penetrare nei recessi più misteriosi della mente umana. Il sogno, tuttavia, ha funzioni specifiche ben note fin dall’antichità. Una facile e immediata è quella profetica: un episodio fra tutti, il sogno di Calpurnia Cesare prima delle Idi di Marzo… Come ben espresso da Dodds nel suo I Greci e l’irrazionale, il sogno è sempre stato, nell’antichità, un mezzo di conoscenza: del passato, del futuro o del presente poco importava. Eppure c’è un utilizzo del sogno ancora più interessante e misterioso: quello terapeutico. Dormire presso certi alcuni luoghi, o invocando determinati dei, poteva infatti guarire. Lungo questa pista, che paradossalmente è molto più vicina a quella di Freud che non a quella di Dodds, ci muoveremo giovedì 6 maggio.
Visioni divine. Sogno ed estasi nel Mediterraneo antico è un appuntamento della serie I giovedì di Archidoxa, nell’ambito delle attività della collana Archidoxa diretta da Ezio Albrile.