Leggi e convenzioni
I documenti internazionali
I principi cardine dell’open access sono stati definiti nelle tre grandi dichiarazioni fondative del movimento:
La convenzione di Berlino è senz’altro la più completa. Su di essa, sono state costruite altrettante normative nazionali. Le più aderenti alla convenzione di Berlino sono quella tedesca, Gesetz zur Nutzung verwaister und vergriffener Werke und einer weiteren Änderung des Urheberrechtsgesetzes, e quella spagnola, Ley 14/2011, de 1 de junio, de la Ciencia, la Tecnología y la Innovación.
L’azione europea è culminata nella Raccomandazione della Commissione Europea sull’accesso all’informazione scientifica e sulla sua conservazione (2012/417/ UE) del 17 luglio 2012, che prevede un periodo di protezione del testo (articolo in rivista o monografia) non superiore a 6 mesi per l’ambito scientifico-tecnico, e non superiore a 12 mesi per quello sociale e umanistico.
La proposta di legge Gallo
L’Italia ha recepito la Raccomandazione europea attraverso i commi 2, 3 e 4 dell’art. 4 della legge 112/2013, che ha convertito con modificazioni il d.l. 91/2013 “Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo”. I limiti di questa legge sono due:
- l’accesso aperto riguarda i soli contributi in rivista che abbia almeno due uscite periodiche all’anno;
- il periodo di protezione è di 18 mesi per i contributi di ambito scientifico-tecnico, e di 24 mesi per i contributi di ambito sociale e umanistico.
La proposta di legge Gallo:
- prevede l’accesso gratuito anche ai materiali audio e video legati al contributo;
- elimina la restrizione delle due uscite annue;
- riporta i limiti di protezione del contributo agli standard europei: 6 mesi per il settore scientifico-tecnico, 12 mesi per il settore sociale e umanistico.