Le antiche tradizioni islamiche raccontano che le piramidi fossero i sacelli di Ermete Trismegisto, sepolcri o cenotafi che racchiudevano una sapienza misterica antichissima. L’Adamo iniziale, l’Anthropos di luce gnostico, sarebbero l’Ermete eterno.
Questa letteratura sapienziale nacque in seno a una cerchia misterica, una specie di «Loggia ermetica» stanziata in Alessandria d’Egitto. Un tiaso che aveva scelto Ermete Trismegisto quale eroe cultuale e portatore di una rivelazione: il «Tre volte grande», tuttavia, non era una figura storica, bensì l’equivalente di Thoth, il dio egizio dalla testa di Ibis, patrono della sapienza e della scrittura. La cerchia esoterica aveva intenti ecumenici e non poneva limiti etnici nell’accogliere i propri adepti.
Il cuore dottrinale della disciplina ermetica insegnava che l’uomo ha un’anima per glorificare Dio, e un corpo per salvare se stessa e il cosmo. L’anima proviene dai firmamenti interiori, la salvezza è il ritorno verso questa identità celeste.
Questo libro è un piccolo breviario per intraprendere tale difficile strada…
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