Eva si è trasferita insieme al compagno Samuele e alla loro bambina Tea in una proprietà immensa sulle colline toscane, lontano dalle imposizioni della società. Gli amici li chiamano scherzosamente “vichinghi” per via di un video pubblicato sui social in cui, travestiti da antichi norreni, cercano collaboratori per ristrutturare il podere. Eva, psicologa junghiana, si diverte a guidare in meditazioni e riti al chiaro di luna i sopraggiunti ospiti. Tuttavia quello che sembra inizialmente un gioco, si trasforma in una esigenza spirituale. Accanto a questo sentimento e ai poteri nuovi che Eva sente dentro di sé, crescono le tensioni attorno alla loro casa: uno psicopatico pastore dei dintorni osserva la coppia e gli “esercizi spirituali” di Eva nel cuore della notte, su antiche rovine coperte dalla vegetazione.
Volume primo di un romanzo fuori dal comune, in cui l’autore cerca di rispondere a una controversa e spinosa domanda: come si diventa sacerdotessa pagana nel ventunesimo secolo?
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