Laddove il mito greco collocava gli Iperborei, la terra d’Islanda ospita invece antichi coloni norvegesi che, a partire dal 870 dell’evo moderno, lasciarono le coste patrie in séguito allo strapotere di re Harald Bellachioma.
Nasce così l’Islanda moderna, costituita da nobili orgogliosi e ribelli, ma fieri delle proprie tradizioni vichinghe, che posero alla base della propria nuova identità.
Una terra impervia, nella quale la geografia tradisce (e quindi tramanda la storia) nei toponimi di baie, fiumi, estuari e promontori.
In questo volume Lorenzo Lozzi Gallo offre, per la prima volta in lingua italiana, la traduzione dei testi fondatori della moderna Islanda: l’Íslendingabók e la Landnámabók.
Un viaggio nella storia e nei luoghi di una alterità irriducibile al bacino del Mediterraneo. Una alterità che affascina, e che è parte di quel complesso mosaico chiamato Europa.
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