In questo testo del 1893, Lokmanya B. G. Tilak ha tracciato un cammino di comprensione del segreto della costellazione di Orione, che uno sguardo rivolto al cielo, seppur digiuno di qualsiasi nozione astronomica, non può non vedere e riconoscere.
L’intento della sua opera è stato quello di dimostrare l’antichità dei Veda prendendo a supporto alcuni passaggi dei Testi sacri atti a dimostrare che attorno al V millennio a.C., all’equinozio di primavera, col sorgere del Sole, si alzava nitida la Forma celeste di colui che era considerato essere “Il Signore del Tempo”: Orione per gli antichi greci, Mṛgaśiras o Prajāpati per gl’indù, Mithra per le genti iraniche che lo conobbero anche come Zurvān.
Questa nuova edizione della traduzione in italiano di Giuseppe Acerbi è curata e attualizzata da Eugenio Tabano.
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